Lili è una fotografa francese nata a Parigi negli anni '70.
Giovanissima, ha costruito la sua sensibilità in un ambiente artistico ed è cresciuta circondata da arte, cultura e musica. La sua fotografia è anche profondamente influenzata dai suoi viaggi attraverso i cinque continenti.
Questo ambiente ha affinato il suo sguardo e offre al suo pubblico una visione grafica del paesaggio urbano con una particolare attenzione ai dettagli e alle situazioni che cattura attraverso i suoi obiettivi.
Lo skateboard come mezzo per le sue immagini è stata una rivelazione per Lili.
Ha trovato un modo per offrire una nuova lettura dei suoi scatti e un modo per avvicinarsi ad alcune immagini emblematiche da una diversa angolazione.
In questo contesto, ha venduto le sue opere negli Stati Uniti, a Singapore e Hong Kong, reinterpretando alcuni dipinti classici o immagini religiose come "L'ultima cena" (Juan de Juanes).
Nella maggior parte delle sue creazioni, Lili desidera portare il suo pubblico ad apprezzare la sua visione insolita di un'opera d'arte e il suo supporto tradizionale. La scelta della tavola da skateboard apre così un'occasione insolita e sconcertante per riscoprire queste immagini iconiche.
La messa in scena di un'immagine su un dittico o trittico rivela una nuova interpretazione, propone un nuovo ritmo e modifica la profondità di campo.
Lo skateboard è l'icona di un periodo chiave in cui libertà e creatività erano valori portanti nel mondo, valori condivisi da Lili nella sua vita quotidiana e attraverso la sua arte. Questo oggetto deviato diventa così un vero e proprio oggetto di decorazione d'interni.
"Appassionata per l'immagine, durante uno dei miei viaggi mi è apparsa l'idea insolita di associare i dipinti di maestri "classici" a un oggetto moderno come la tavola di uno skateboard.
Amo questo oggetto "urbano" per eccellenza e le correnti che rappresenta.
Ovviamente, volevo dirottarlo e renderlo un vero oggetto di decorazione d'interni.
La mia visione qui è quella di togliere queste opere d'arte dal loro contesto, riportarle in vita in un modo diverso per riscoprirle, senza passare per il museo..."
Sulle tue pareti...